Giovedì 18 dicembre 2014, alle 9.30, presso la Sala
Pirelli di Palazzo Pirelli a Milano, l'ADI presenterà il manifesto del Food
design per Expo 2015.
interverranno:
Fabrizio Sala, Sottosegretario all'EXPO 2015 e all'internazionalizzazione
delle imprese
Luciano Galimberti, Presidente ADI
Simona Greco, Exhibition Manager, B.U. Hospitality
Marinella Ferrara, Comitato Esecutivo ADI
Francesco Subioli, Comitato Esecutivo ADI, Coordinatore
del progetto Food Design Manifesto
Tra gli altri interventi, previsti per testimoniare
esperienze di eccellenza coerenti con il Food Design Manifesto, quello
dell'arch. Vincenzo Castellana, Presidente di ADI Sicilia, docente di Design
strategico ed architettura degli interni presso il corso di laurea in Disegno
industriale e comunicazione visiva in Abadir a Catania.
La Commissione Nazionale Food Design di ADI ha infatti
chiamato a far parte del gruppo di lavoro il Presidente di ADI Sicilia, che ha
già avviato una serie di incontri, con aziende siciliane del settore
agro-alimentare, per pianificare le azioni necessarie a garantire piena
visibilità e coinvolgimento delle aziende siciliane nel progetto.
A tale scopo il Presidente di ADI Sicilia ha coinvolto
diverse aziende siciliane tra le quali Moak di Modica che si è distinta in
questi anni per aver saputo costruire un efficace sistema-prodotto fatto di
strategia, comunicazione, commercializzazione.
ADI già dal 2006 lavora alla definizione di un manifesto
del Food Design e al tema Design for Food and Nutrition ha scelto di dedicare
la prima edizione del premio ADI Compasso d'Oro Internazionale, che affiancherà
dal 2015 il premio Compasso d'Oro ADI, che dal 1954 seleziona i migliori
prodotti del design italiano.
Il premio ADI Compasso d'Oro Internazionale avrà in ogni
edizione un tema differente: la prima, che si svolgerà in parallelo con l'EXPO
milanese, avrà appunto per tema “Design for Food and Nutrition”.
Il premio sarà quindi dedicato al design come strumento
d’innovazione e sviluppo sostenibile (in senso economico, sociale, ambientale e
culturale) della produzione alimentare e dei sistemi di comunicazione visiva,
di distribuzione e di consumo del cibo.
Una giuria internazionale premierà i migliori prodotti,
processi e servizi inerenti al cibo, gli strumenti e le tecniche più innovativi
per la produzione, la trasformazione, la preparazione, l’esposizione e la
vendita degli alimenti, i più efficaci metodi per la distribuzione e il
consumo, compresi i luoghi di distribuzione, i supporti merceologici e gli
strumenti di comunicazione.
Il Premio comprende anche un’edizione internazionale
della Targa Giovani, riservata ai giovani progettisti che si stanno formando
nelle scuole di design.
Saranno oggetto di selezione prodotti fisici e digitali, realizzati con metodi industriali o autoprodotti, i servizi e le ricerche. Potranno essere presentati alla giuria entro il 28 febbraio 2015, secondo le regole illustrate nel bando e sul sito:
FOOD DESIGN IN DIECI PUNTI
1) Il Food Design è una specifica area del progetto che
si occupa di produrre soluzioni efficaci per la fruibilità del cibo in precisi
contesti e situazioni. Il Food Design si occupa di progetto in campo
alimentare.
2) il Food Design si propone di dare forma alle interfacce
e ai formati nel modo più adeguato alle circostanze in cui il prodotto viene
consumato.
3) Ergonomia, antropometria, accessibilità e usabilita'
sono alcune delle caratteristiche prioritarie che il progetto deve
assolutamente rispettare per potersi definire di Food Design. Il Food Design
NON è solo la forma di un prodotto legato al cibo, ma tutto l’insieme di
azioni, criteri e scelte prese durante il processo progettuale che hanno
determinato la necessità di ottenere quella forma.
4) La producibilità e la riproducibilità seriale di un
prodotto sono alcune delle condizioni per le quali un progetto può definirsi di
Food Design.
5) Il Food Design NON è decorazione o estetica
compositiva nella modalità tipica degli Chef per presentare un piatto o un
banchetto. 6) Food Design NON significa disegnare un piatto o un prodotto
alimentare, ma progettarlo seguendo la logica dell’analisi dei bisogni che un
utente o un gruppo di utenti avvertono nell’approccio al suo uso o consumo.
7) I principali criteri ai quali un prodotto edibile di Food Design deve sottostare sono: porzionabilità, modularità e formato adeguati al contesto e agli strumenti con i quali verrà consumato.
8) Un progetto di Food Design è realizzato per offrire
un servizio ad una o più persone che hanno un bisogno o per rendere più
efficace un’azione legata al cibo attraverso uno strumento derivato dal
progetto.
9) In un progetto di Food Design intervengono ed
interagiscono in maniera peculiare la sinestesia e la percezione sensoriale.
10) Un prodotto di Food Design viene studiato con l’unico
scopo di generare benefici al suo utente. Tutto il processo DEVE interagire per
impedire che l’utente sia esposto a rischi derivati da cattiva progettazione o
dalla non adeguata attenzione alle norme di conservazione, tecnologia
produttiva, alla ergonomia, e microbiologia legata agli alimenti.